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Educazione / Redazione /

Scuola: Finlandia promossa, Italia bocciata. Ecco perché

Secondo l’OCSE la Finlandia è la patria della scuola perfetta, mentre in Italia c’è ancora molto da fare.

L’OCSE è l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che si occupa anche di finanziare studi di ricerca riguardo alla situazione dei diversi Paesi membri, tra cui anche l’Italia.
Una delle indagini promosse dall’OCSE è il cosiddetto rapporto PISA, Program for International Students Assessment, che valuta i sistemi scolastici dei vari Paesi.
Dall’ultimo rapporto è risultato che in testa alla classifica vi è la Finlandia.

COME VINCE LA FINLANDIA

I punti chiave dell’istruzione finlandese sono: nessun costo alle famiglie, è la scuola che mette a disposizione il necessario per tutti gli studenti (libri compresi), e autonomia delle scuole dal ministero, avendo la possibilità di scegliere il proprio personale senza alcun tipo di imposizione dall’alto.
Ma l’elemento peculiare è il percorso formativo: ogni studente viene seguito singolarmente, con un programma di studi personalizzato e su misura.

LA SCUOLA PERFETTA

La scuola perfetta secondo il PISA è la Meilahden Yläaste: una scuola media superiore di Helsinki, della durata di 3 anni, che si occupa di preparare gli studenti tra i 14 e i 16 anni (fine della scuola dell’obbligo in Finlandia), indirizzandoli verso un percorso universitario o professionale.
Tutto questo sviluppo del sistema educativo e scolastico finlandese è possibile prevalentemente grazie agli investimenti statali, che coprono il 7,2% del PIL.

LA SITUAZIONE ITALIANA

In Italia, al contrario, la percentuale del PIL che viene dedicata al sistema scolastico è solo il 4,9%: a detta dell’OCSE siamo il fanalino di coda, collocandoci al penultimo posto della classifica dei 32 paesi esaminati, superando solamente il Giappone.
Non ci sono buone notizie neanche per quanto riguarda il tasso dei laureati, che rappresentano il 15% della popolazione italiana, la metà rispetto alla percentuale media dei restanti Paesi presi in considerazione.

DALL’ALTRA PARTE DELLA CATTEDRA

Se si passa dall’altra parte della cattedra e si va ad analizzare la situazione degli insegnanti, ecco che di nuovo calano le nubi: il corpo docenti italiano non solo riceve stipendi più bassi rispetto alla media OCSE (per gli insegnanti delle scuole superiori sono previsti 36.600$ contro i 41.182$ OCSE), ma anche nel rapporto tra gli stipendi degli insegnanti e quelli degli altri laureati l’Italia perde, posizionandosi, con una cifra di 0,64 contro lo 0,90 (media OCSE), al 23esimo posto per quanto riguarda gli insegnanti delle scuole superiori.

Scritto da: Redazione

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