rss rss rss
  • Home
  • Chi siamo
    • Mission
  • Diritti
    • Europa e Diritti
    • Parità
    • Diritti LGBT
    • Libertà di Scelta
    • Salute
    • Diritti Sociali
    • Educazione
    • Giustizia e Diritti
    • Fisco e Finanza Pubblica
    • Lavoro
  • Il tuo contributo
  • Dicono di noi
  • Contatti
odio online_silvia_brena
Diritti / Redazione /

#leparolefannomale

A leggerle in fila, le parole dell’intolleranza, si prova una certa repulsione, un leggero disagio che ci penetra nelle ossa e insinua un pensiero fastidioso. Ma davvero noi italiani siamo così? Ciò che la Mappa dell’Intolleranza fotografa è un’Italia ad alto tasso di odio e fastidio. Un’Italia che se la prende con chi viene percepito come debole, o più fragile.

Un’Italia bulla.

Però noi italiani non siamo solo così, lo sappiamo. Siamo anche capaci di aprirci alla solidarietà. E allora? Perché i social network si trasformano spesso e tragicamente nell’arena del nostro scontento e della nostra rabbia? Molte, speriamo, saranno le analisi che da qui in avanti cercheremo di approfondire sulla realtà che abbiamo fotografato. Alcune, quelle preziose del team di psicologi della Sapienza, coordinati da Vittorio Lingiardi, le abbiamo già a disposizione. E puntano il dito anche sulla specificità del mezzo, i social network, Twitter in questo caso.

140 caratteri dentro i quali comprimere i propri sentimenti. 140 caratteri per dire le emozioni, le paure, le rabbie che non trovano altre strade per essere elaborate, accolte, spiegate.

140 caratteri in cui ci alleniamo a urlare.

La domanda dalla quale siamo partiti nel lanciare la Mappa è faticosa e importante. Davvero un insulto lanciato per caso, per sbadataggine, per rabbia, per l’ira funesta del momento, può trasformarsi in un calcio in faccia a un gay, in un pugno alla propria donna, in un agguato a un extracomunitario o a un ebreo? In altri termini, le parole modificano le nostre azioni?

“Con la parola e con l’agire ci inseriamo nel mondo umano, e questo inserimento è come una seconda nascita”, diceva la filosofa Hannah Arendt. Allora sì, una parola scagliata come una pietra avvelena le menti e distorce il pensiero. E alla fine può farsi gesto. Hitler e i suoi sgherri si premurarono di cancellare il nome delle loro vittime, riducendole ai numeri tatuati sulle loro braccia. Poco dopo la decisione dello sterminio, nel ’43, ordinò di sospendere la produzione di giochi in tutto il Reich. Non c’era più bisogno di giocare (e di sognare, e di inventare) in un mondo di ombre.

Noi siamo le parole che scegliamo per raccontarci. Siamo le parole che diciamo. Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti, diceva Gandhi. Così, la contrazione del nostro linguaggio può portare a non pensare e a non trovare il lessico giusto per dare un nome e una storia ai nostri sentimenti, belli o brutti che siano. Il linguaggio sincopato obbliga alla semplificazione. Ma quando si semplifica troppo, si finisce per non avere più materia per raccontarsi. E si finisce per agire d’istinto, seguendo il filo delle poche e cattive parole che, avendole scelte, ci inseguono. Gli scrittori lo sanno. Le parole sono come azioni e fanno accadere le cose.

Un grande monaco buddista, Thick Nhat Hahn, lo spiega con semplicità. “Quando diciamo qualcosa che ci nutre e dà conforto alle persone intorno a noi, alimentiamo l’amore e la compassione. Quando parliamo creando tensione e rabbia, nutriamo la violenza e la sofferenza”.

Ecco.

La Mappa dell’Intolleranza è soprattutto un progetto di prevenzione. Per ritrovare tutti quanti, ma soprattutto i più giovani, le parole giuste, quelle davvero umane, per raccontarci.

(#leparolefannomale è un hashtag creato da un gruppo di studentesse di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, nell’ambito di un progetto che mira a evidenziare come un linguaggio violento contribuisca a incitare l’odio anche nel mondo reale. Appunto.)

Scritto da: Redazione

Focus

La nuova Mappa dell’Intolleranza 7

Redazione

Esce la settima edizione della Mappa voluta...

La nuova Mappa dell’Intolleranza 6

Redazione

Nel secondo anno della pandemia da COVID-19,...

La nuova Mappa dell’Intolleranza 5

Redazione

Nell’anno della pandemia l’odio online si concentra...

Fake news e strumenti di contrasto ai tempi della pandemia da Covid-19

Redazione

Fin dall’inizio della pandemia da Covid-19 si...

mappa dell'intolleranza 4

La nuova Mappa dell’Intolleranza 4

Redazione

Esplode in un anno l’odio contro migranti,...

mappa dell'intolleranza xenofobia

Mappa dell’Intolleranza 4: esplode la xenofobia

Redazione

Contro i migranti si moltiplicano i tweet...

mappa dell'intolleranza musulmani

Mappa dell’intolleranza 4: musulmani = terroristi

Redazione

I musulmani? Per gli haters sono tutti...

mappa dell'intolleranza omofobia

Mappa dell’Intolleranza 4: omofobia e odio

Redazione

L’intolleranza diminuisce, ma se si parla di...

Nuove regole per la comunicazione online

Redazione

La nuova versione della Mappa dell’Intolleranza pubblicata...

hate speech

Sulla strada giusta

Redazione

Di hate speech si è scritto molto...

Approfondimenti

intersezionalità

Intersezionalità: quanto siamo esposti alla discriminazione?

Redazione

Quali sono le intersezioni più frequenti?

misoginia _stereotipo

Misoginia: l’hate speech supera lo stereotipo

Redazione

Su X, la misoginia diventa odio puro

antisemitismo _stereotipo

Antisemitismo: generare odio tramite lo stereotipo

Redazione

Lo stereotipo trasforma l'antisemitismo

xenofobia _stereotipo

Xenofobia: lo stereotipo del “diverso”

Redazione

Analizziamo la paura della diversità

islamofobia _stereotipo

Islamofobia: uno stereotipo populista

Redazione

I numeri del populismo islamofobo

abilismo _stereotipo

Abilismo: l’odio che diventa stereotipo offensivo

Redazione

Lo spostamento semantico abilista

omotransfobia_stereotipo

Omotransfobia: lo stereotipo machista

Redazione

Quanto pesa lo stereotipo machista?

Hate speech, un fenomeno radicato ma in continuo mutamento, che va indagato a fondo

Redazione

Anche quest’anno i numeri parlano chiaro. Di...

Identità digitali fra comunicazione e radicalizzazione

Redazione

La settima edizione della Mappa dell’intolleranza promossa...

Conoscenza e contronarrazione per fermare l’odio

Redazione

La presentazione della sesta edizione della Mappa...

  • © Copyright Vox Diritti / All Rights Reserved       Privacy Policy